Domani la presentazione all’Urban Center
Milano, ottobre 2013 - mercoledì 2 ottobre, alle ore 17, presso l'Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele II, si svolgerà la presentazione di CiBi - arte e scienza del cibo, la nuova free press interamente dedicata all'alimentazione. Intervengono la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, il sottosegretario alle Politiche agricole con delega all'Expo Maurizio Martina, il direttore di CiBi Paola Chessa Pietroboni, il professore di Chimica agraria dell'Università Cattolica di Piacenza Ettore Capri, il presidente di Food Education Italy Giorgio Donegani. Modera la giornalista Giovanna Zucconi.
Con l'occasione sarà presentato il progetto PArC con una degustazione dei prodotti del Parco Sud.
la giraffa dell'ACR e CRV.. potrebbe nascere così... da Acr-Onlus!
LE GIRAFFE di Alice, Camilla e Riki!
Ebbene, cari nipotini... al tempo dei maghi e delle FATE.. le giraffe.. .. non era come le
vediamo oggi.. ma...
Erano più piccole, tozze e col manto tutto chiaro.
golosissime e dispettose usavano le antenne per comunicare la posizione del pasto o per rubarlo agli altri animali. Titiritik! frutta nascosta a dieci passi ... ta_tak_ta-tak! foglie verdi sotto albero.
Quasi fossero cavallette grosse...gli altri animali si rivolsero a n'wabe il ragno che era astuto e ottimo trappoliere. psit psit psot psot psot psit! il piano era pronto...passando vicino allo stagno dove stavano le giraffe, le oche chiaccheravano con una civetta...«come sta bene signora civetta...pare ringiovanita...ma come ha fatto?» e la civetta «ahhh...siiiì... tutto merito del cha'ta il frutto della felicità!» le giraffe incuriosite in silenzio iniziarono ad origliare. «dove si trova?» chiesero le oche
«in mezzo al monte kilè ma ci si arriva solo attraverso una grotta...ma è buia e solo al centro cresce l'albero con in cima il frutto...è difficile arrivarci!»
appena se ne andarono le giraffe si riunirono...«quel frutto deve essere nostro...andiamo!» Sapevano dove era il monte ma non dove fosse la caverna...nè quale fosse il percorso...allora si misero a cercare l'entrata come era stata descritta dalla civetta.
Sotto i due occhi della montagna e poco più in basso dell'albero colpito dal cielo ci sono dei bakaka (gruppi bassi di foglie...cespugli).
Tutte le giraffe alla ricerca! Dopo un pò di tempo perso nelle ricerche una giraffa trovò l'ingresso della caverna...tiiiitiktiktik...le giraffe si misero in fila e per non perdersi segnavano con le antenne il loro cammino tanto che
divennero tutte spellacchiate. dopo quasi 2 ore di cammino al buio e sotto lo sguardo di n'wabe arrivano ad un punto rischiarato da una luce forte proveniente da un foro sulla cima. Titak! siamo arrivati!
ecco l'albero...ora cerchiamo il frutto! Ma mentre le giraffe sono impegnate nella ricerca un grido erompe dal buio! «Taitre!» n'wabe ordina e tutti tirano i fili...ZACCHETE! le giraffe restano intrappolate!
.. la ragnatela tesa intrappolava ogni giraffa sotto il sole che passava dal foro. .. le giraffe si dibattevano...agitavano le zampe e la testa ma erano sollevate da terra e non potevano far leva per liberarsi.
Intanto il sole picchiava sul loro manto candido.
n'wabe le aveva abbandonate lì e lì restarono per giorni agitando le zampe e la testa sotto il sole...così il manto iniziò ad imbrunirsi e le zampine ad allungarsi come il collo. tanto si agitarono che le zampe si allungarono fino a toccare terra così riuscirono a liberarsi ed uscire...ma...
ma, usciti dalla montagna furono viste dagli altri animali che, quando videro questi giganti, si chiesero chi fossero... Intanto le giraffe, ancora accecate dal sole ed intontite, si recarono a bere al lago e così si rividero.
Erano cambiate totalmente...le zampe erano lunghissime le antenne erano spellacchiate ed il manto aveva chiazze brune con i segni della ragnatela come le vediamo oggi. da allora non poterono più fare le loro scorribande ma furono costrette a nutrirsi dalla cima degli alberi.
una leggenda africana narra che fu una giraffa ad annunciare la fine del diluvio ... tanto erano divenute buone.
Erano più piccole, tozze e col manto tutto chiaro.
golosissime e dispettose usavano le antenne per comunicare la posizione del pasto o per rubarlo agli altri animali. Titiritik! frutta nascosta a dieci passi ... ta_tak_ta-tak! foglie verdi sotto albero.
Quasi fossero cavallette grosse...gli altri animali si rivolsero a n'wabe il ragno che era astuto e ottimo trappoliere. psit psit psot psot psot psit! il piano era pronto...passando vicino allo stagno dove stavano le giraffe, le oche chiaccheravano con una civetta...«come sta bene signora civetta...pare ringiovanita...ma come ha fatto?» e la civetta «ahhh...siiiì... tutto merito del cha'ta il frutto della felicità!» le giraffe incuriosite in silenzio iniziarono ad origliare. «dove si trova?» chiesero le oche
«in mezzo al monte kilè ma ci si arriva solo attraverso una grotta...ma è buia e solo al centro cresce l'albero con in cima il frutto...è difficile arrivarci!»
appena se ne andarono le giraffe si riunirono...«quel frutto deve essere nostro...andiamo!» Sapevano dove era il monte ma non dove fosse la caverna...nè quale fosse il percorso...allora si misero a cercare l'entrata come era stata descritta dalla civetta.
Sotto i due occhi della montagna e poco più in basso dell'albero colpito dal cielo ci sono dei bakaka (gruppi bassi di foglie...cespugli).
Tutte le giraffe alla ricerca! Dopo un pò di tempo perso nelle ricerche una giraffa trovò l'ingresso della caverna...tiiiitiktiktik...le giraffe si misero in fila e per non perdersi segnavano con le antenne il loro cammino tanto che
divennero tutte spellacchiate. dopo quasi 2 ore di cammino al buio e sotto lo sguardo di n'wabe arrivano ad un punto rischiarato da una luce forte proveniente da un foro sulla cima. Titak! siamo arrivati!
ecco l'albero...ora cerchiamo il frutto! Ma mentre le giraffe sono impegnate nella ricerca un grido erompe dal buio! «Taitre!» n'wabe ordina e tutti tirano i fili...ZACCHETE! le giraffe restano intrappolate!
.. la ragnatela tesa intrappolava ogni giraffa sotto il sole che passava dal foro. .. le giraffe si dibattevano...agitavano le zampe e la testa ma erano sollevate da terra e non potevano far leva per liberarsi.
Intanto il sole picchiava sul loro manto candido.
n'wabe le aveva abbandonate lì e lì restarono per giorni agitando le zampe e la testa sotto il sole...così il manto iniziò ad imbrunirsi e le zampine ad allungarsi come il collo. tanto si agitarono che le zampe si allungarono fino a toccare terra così riuscirono a liberarsi ed uscire...ma...
ma, usciti dalla montagna furono viste dagli altri animali che, quando videro questi giganti, si chiesero chi fossero... Intanto le giraffe, ancora accecate dal sole ed intontite, si recarono a bere al lago e così si rividero.
Erano cambiate totalmente...le zampe erano lunghissime le antenne erano spellacchiate ed il manto aveva chiazze brune con i segni della ragnatela come le vediamo oggi. da allora non poterono più fare le loro scorribande ma furono costrette a nutrirsi dalla cima degli alberi.
una leggenda africana narra che fu una giraffa ad annunciare la fine del diluvio ... tanto erano divenute buone.
a cura di acr-onlus@libero.it
2 commenti:
VOLONTARIATO. CON IL COMUNE, AL VIA LA TERZA EDIZIONE DI "VOLONTARI PER UN GIORNO"
La più grande campagna di volontariato: imprese, istituzioni, cittadini, e associazioni per la solidarietà
Milano, 1 ottobre 2013 – Per il terzo anno ritorna "Volontari per un Giorno", la più grande campagna di volontariato mai realizzata a Milano, che mette in contatto centinaia di associazioni con chi vuole provare a impegnarsi a favore degli altri. Ideata e coordinata da KPMG è promossa dal Comune di Milano e da Ciessevi, Fondazione Sodalitas e Un-Guru, con il patrocinio della Commissione Europea, di Fondazione Cariplo e il contributo di UBI Banca.
Una rete di imprese, istituzioni e organismi dei settori profit e non profit, che collaborano per condividere risorse, network ed esperienze, e la volontà di contribuire a un nuovo modo di essere cittadini e lavoratori. Per l'edizione 2013 è prevista una novità: offrire anche le proprie competenze, in base ai bisogni delle associazioni; un'occasione in più per contribuire, oltre che con il proprio tempo, anche attraverso esperienza e conoscenze.
Volontari per un Giorno stimola i milanesi e le imprese del territorio a provare un'esperienza di volontariato, l’obiettivo è far crescere il numero dei volontari e sensibilizzare imprese ed enti locali affinché si impegnino in progetti di solidarietà.
La seconda edizione di Volontari per un Giorno, realizzata nel 2012, ha permesso a 1.611 cittadini e 15 imprese di contribuire alla realizzazione di 237 progetti di 144 Organizzazioni non profit del territorio.
Diventare Volontari per un Giorno è facile. A partire da oggi, 1 ottobre, su www.volontariperungiorno.it è possibile scegliere tra numerose possibilità di volontariato. Una volta effettuata l’iscrizione al sito basta scegliere l’attività d’interesse ed entrare direttamente in contatto con le associazioni.
Volontari per un Giorno si rivolge anche alle imprese per far conoscere le esperienze d’impresa già realizzate o pianificate per il 2013 in tutta Italia, e di avviare nuovi percorsi di volontariato d’impresa sul territorio.
Tutte le esperienze di volontariato d’impresa delle aziende partecipanti saranno raccontate sul sito www.volontariperungiorno.it e attraverso le iniziative di promozione della campagna. Inoltre, le imprese partecipanti a Volontari per un Giorno riceveranno il riconoscimento del Comune di Milano, che a inizio 2014 ospiterà l’evento conclusivo dell’iniziativa.
http://blog.libero.it/ilbaggeserorepo/commenti.php?id=313912&msgid=12389178#comments
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