... riceviamo e pubblichiamo!
SULLA NOMINA DEI DIRETTORI GENERALI DELLA SANITA’ LOMBARDA
(alcune considerazioni della Sezione di Milano dell’Associazione Medici Cattolici Italiani)
L’allarme circa il metodo di scelta dei nuovi direttori generali della sanità lombarda per i prossimi tre anni, sta suscitando polemiche per il persistere di difetti strutturali legati al vecchio sistema di lottizzazione politica. A questo proposito la sezione ambrosiana dell’Associazione Medici Cattolici Italiani ripropone le considerazioni già espresse in un recente documento sul tema “A proposito del sistema sanitario della Regione Lombardia” che così recitava:
-“ l’attuale organizzazione del sistema sanitario della Regione Lombardia è stata originariamente motivata dall’intenzione di rimediare ad alcuni gravi difetti tipici della gestione pubblica delle istituzioni sanitarie, sostanzialmente riducibili all’inefficienza di tali istituzioni, ossia all’esorbitante spreco di risorse non solo materiali, ma anche di personale che le caratterizza;
- causa non secondaria dell'inefficienza del sistema sanitario pubblico è stata la sua gestione “politica”, nel senso deteriore del termine, per cui la selezione del personale– specialmente quello con compiti di responsabilità amministrativa – è stata sempre attuata secondo criteri riconducibili non tanto alla competenza professionale, quanto alla appartenenza partitica e al peso dei “voti” acquisiti nelle elezioni regionali.
Per rimediare a tali difetti sono stati attivati dai responsabili della sanità lombarda principali rimedi come le modalità di finanziamento delle istituzioni sanitarie pubbliche da parte dell’amministrazione regionale e l’accreditamento di istituzioni private, così da lasciare ai cittadini la facoltà di scegliere liberamente, ossia senza aggravio di spesa a proprio carico, tra il servizio “pubblico” e quello “privato”. Mentre il primo rimedio intende essere uno stimolo interno all’efficienza delle istituzioni pubbliche, al fine di incrementarne la produttività, il secondo si propone di far leva su uno stimolo esterno, istituendo un regime di concorrenza tra le istituzioni sanitarie pubbliche e private. Una concorrenza però avrebbe dovuto basarsi anche sulla scelta del personale medico e amministrativo in base alla meritocrazia e alla professionalità, criteri attuati nelle strutture private che pertanto sono cresciute con maggiore rapidità rispetto al pubblico”.
Questa metodologia di scelta secondo criteri partitici e in base al “peso” dei voti acquisiti, sembra, a giudicare dalle dichiarazioni riportate dalla stampa, ancora vincente. Peccato perché le nuove nomine per i posti più ambiti ai vertici di ospedali e Asl dovrebbero essere l’occasione per cambiare e ridare il primato alla competenza per quanto concerne la selezione del personale medico e amministrativo e non l’espressione del potere politico, di fazioni partitiche o gruppi di interesse. La logica mercantile anche nella suddivisione delle poltrone nelle strutture sanitarie è incompatibile anche con i principi dell’etica professionale medica..
Un autorevole stimolo al cambio di mentalità proviene anche dal magistero ecclesiale, in particolare dalla recente enciclica Caritas in Veritate di papa Benedetto XVI. I due principi etici complementari – di sussidiarietà e di solidarietà – riproposti dall'enciclica esigono, anche nella scelta del personale ospedaliero, di affrontare i cambiamenti prescritti dalla legge regionale con il solo obiettivo di realizzare il bene comune, lontano dalla visione utilitaristica dei gruppi di potere.
Edoardo Caprino.. Resp. ufficio stampa AMCI Milano Tel. 3395933457 Email edoardocaprino@yahoo.fr
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Premiazione Oscar Int. ACR-ONLUS contro il BULLISMO Scuola Primaria di Via Valdagno vince per la 2a volta l'Oscar e la Coppa Città di Milano http://www.acraccademia.it/ |
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OSCAR Poesia e Artisti
2009/2010 Scuola Primaria Valdagno
"CONTRO il BULLISMO"
Premio SCUOLE 27/10/2010 h 14/14,30
Sono intervenuti:
Pasquale Salvatore Presidente della Giuria che ha inviato il seguente saluto:
Care Amiche e Cari Amici,
mi scuso per l'assenza dovuta ad un contrattempo dell'ultima ora, ma voglio ugualmente trasmettere i miei sentimenti di vicinanza in occasione del concorso internazionale di poesia contro il bullismo. Devo ringraziare ACR ONLUS per il lavoro di promozione e sensibilizzazione contro il bullismo perchè solo con l'ascolto, la comprensione e il dialogo è possibile scoprire i veri valori che ci devono animare nell'azione quotidiana. A Voi ragazze e ragazzi dico che rappresentate il futuro di questo Paese e non sciupate neanche un giorno della Vostra giovinezza in inutili rincorse verso ciò che non rappresenta nulla, ma dedicatevi a cause nobili per lasciare il Vostro segno e la Vostra testimonianza.
Pasquale Salvatore
Sergio Dario Merzario Presidente ACR-Onlus
Concetta Ketti Bosco Vice Presidente ACR-Onlus
Manfedi Palmieri Presidente del Consiglio Comunale di Milano.. che ha inviato un breve saluto
Don Gino Rigoldi Cappellano del BECCARIA(Carcere minorile)che ha inviato un breve saluto
Un allenatore di calcio (Esordienti) e una mamma (Bruna della Parr. Madonna dei Poveri di Via Osteno)
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‘IDEE ITALIANE’, NASCE IL PRIMO OSSERVATORIO SULLA CULTURA DEL PAESE.
MORATTI: “MILANO LABORATORIO D’INNOVAZIONE”
Milano, 14 ottobre 2010 – “Sono orgogliosa dell’opportunità che viene offerta a Milano di essere al centro di un dibattito ai massimi livelli
sulle idee. Credo che questa sollecitazione alla responsabilità delle
istituzioni, pur nelle difficilissime condizioni in cui il nostro Paese,
come altri, si trova a vivere, debba essere raccolta. Il presidio dello Stato è fondamentale ma l'apporto dei privati in una fase in cui le imprese sentono questa social responsability è un'opportunità da cogliere”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti intervenuta, questa mattina, all'auditorium Pirelli HQ, alla presentazione di ''Idee Italiane'', il primo osservatorio sulla cultura del Paese, promosso dalla Fondazione per l'Istituto Italiano di Scienze Umane, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e sostenuto dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Pirelli.
Presenti umanisti e scienziati, scrittori e registi, giornalisti ed editori, responsabili di istituzioni e di centri di ricerca, amministratori e imprenditori della cultura per confrontarsi sul futuro dell’Italia e della sua cultura.
“Sul superamento della frattura - ha continuato il Sindaco - tra sapere umanistico e scienze Milano può dare un contributo. E questo convegno è la testimonianza della vivacità intellettuale della nostra città dove la cultura è sinonimo di innovazione e dove si elaborano le tendenze culturali che poi prendono piede in tutta Italia e anche all’estero”. “In questa città la capacità di coniugare arte e scienza come unicum di
cultura fa parte del nostro dna. Milano può raccogliere la sfida", ha concluso il Sindaco lanciando un appello a non disperdere le risorse. "Anche nella cultura abbiamo bisogno di consolidare quanto di positivo già c'è. L’innovazione come metodo di lavoro: è questo il compito da perseguire, un compito a cui dedicarsi tutti i giorni, ognuno nel propriocampo, ognuno con le proprie responsabilità e con le proprie competenze”.
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Sviluppo..
Quanto il capitale sociale incide sulla crescita e sviluppo di un territorio? Il capitale sociale, si riferisce a tutte le caratteristiche dell’organizzazione sociale – la fiducia, le norme, le reti – che possono servire a rendere la società più efficiente, facilitando le azioni coordinate dei suoi membri.
( Putnam, 1993).
Il capitale sociale può essere di tipo bonding e bridging, la loro combinazione è in grado di creare continue strategie orientate al cambiamento. Il capitale sociale bonding, deriva da legami forti, per esempio di parentela, rapporti amicali, funziona da collante sociale, facilita lo sviluppo di reciprocità e solidarietà all’interno di un distretto, utile a rafforzare l’identità e la lealtà verso il gruppo per questo è considerato di tipo esclusivo nei confronti di coloro che stanno al di fuori di quel gruppo o distretto.
Il capitale sociale di tipo bridging deriva da legami deboli, crea contatti significativi con l’esterno e facilita la diffusione di flussi informativi, è detto di tipo inclusivo, è considerato un moltiplicatore di risorse e può generare identità e relazioni di reciprocità più ampie e diffuse di quelle già esistenti, consente capacità di adattamento e sviluppo esogeno.Il capiale sociale è anche una risorsa personale, che deriva dal tessuto di relazioni cooperative in cui questa è inserita. I tessuti che generano capitale sociale sono caratterizzati da una certa chiusura e continuità dei rapporti, riconoscimento reciproco delle persone implicate (non sono semplici rapporti spot di mercato, per esempio). Da questo punto di vista il capitale sociale è un dato dell’organizzazione sociale, è il potenziale dell’azione cooperativa che questa mette a disposizione delle persone e costituisce una specie di bene pubblico che vale nella rete di persone implicate, questo bene pubblico viene identificato come bene collettivo per la competitività.
(Bagnasco A.)
Il capitale sociale è costituito da ciò che una persona possiede a livello relazionale: una persona che possiede un maggior tessuto relazionale ha maggiori opportunità rispetto a una persona che non conosce nessuno e anche a parità di livello di tessuto relazionale ci saranno altri elementi che differenzieranno le singole situazioni (come la forma delle reti e le opportunità pratiche che generano). Quindi il capitale sociale proviene dalle relazioni durature nel tempo che hanno alla base la fiducia. Bagnasco sviluppa il suo studio sul capitale sociale focalizzandosi principalmente sullo sviluppo locale, in quanto riconosce il fatto che il capitale socilae, può svolgere un ruolo significativo per lo sviluppo di un territorio. Parte dal presupposto che la maggiore o minore imprenditorialità, dipende dalla capacità degli individui razionali di sfruttare le opportunità e i vincoli offerti dal contesto locale. L’imprenditorialità è un fattore determinante dello sviluppo locale e da essa dipende la competitività di alcune aree rispetto che ad altre (Bagnasco, 2006).
Secondo il “paradigma dell’azione” (Boudon, 1984), la spiegazione dei fenomeni sociali, deve essere cercata osservando come alcune condizioni generali determinano situazioni particolari, come gli attori implicati definiscono tali situazioni e sviluppano strategie adattive ed infine gli effetti che questi producono con le loro interazioni. (Bagnasco, 2006).
Il capitale sociale è necessario per lo sviluppo del territorio e per permettere alle capacità dinamiche di riformare, creare, integrare e combinare le risorse locali e le opportunità. Le reti, i gruppi, le comunità di pratica, sono un elemento importante e quasi indispensabile, devono fungere da tramite verso gli enti pubblici, che devono essere ricostruite, ripensate, ricombinate, devono porsi tra gli obiettivi la modifica delle aspettative e delle routines della produzione attraverso il benchmarking e la collaborazione di attori privati. Sono le reti che devono rendere dinamico il capitale sociale.Con le capacità dinamiche, il capitale sociale diventa un veicolo fondamentale per innovarsi e necessario per evitare un‘inerzia socio-istituzionale, un effetto lock-in.
Monza 30/06/2010
C.Alessi
c.alessi@capmus.unimib.it
Dott.ssa in Scienze dell’Organizzazione
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Ufficio Stampa e Comunicazione
tel. 02 87392826-3402707829-3394523017
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delfino-sk@libero.it
sergio.merzario@acraccademia.it
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